Il Vitigno

Il Primitivo – vitigno autoctono a bacca nera

L’introduzione nella Puglia di alcuni vitigni tra cui lo sconosciuto Primitivo ancora senza nome avvenne molto probabilmente nel XVIII secolo ad opera dei Benedettini. A Gioia del Colle i monaci trovarono le condizioni favorevoli per la coltivazione della vite.

Primativo è il nome originario del Primitivo in Gioia del Colle e da noi riportato nell’idioma originale u’pr’mat’ve o u’pr’mati’v’. Fu selezionato alla fine del ’700 dal sacerdote primicerio Don Filippo Francesco Indellicati, che diede a questo vitigno tardivo nella germogliazione, ma così precoce nella maturazione, il nome di Primativo®. Il Primitivo fu il primo vitigno a varcare l’Atlantico per giungere in California ove si è diffuso col nome di Zinfandel. Del Primitivo hanno parlato con parole di elogio competenti della portata di Garoglio, Bruni, Veronelli, Hugh Johnson.

Il Froio scrisse:

“Forma la coltura esclusiva di Gioia del Colle e se ne fa vino;
da solo è di ottimo gusto e se introdotto in altri luoghi non vi riesce perfetto come a Gioia del Colle”.

Se ne sono interessati anche poeti come A. Morelli che così declamava:

“E il precoce Primitivo
che ci da Gioia del Colle
dentro muscoli ribolle
si che pare argento vivo.”

Vitigno di media vigoria dal tronco robusto, ha una foglia di colore verde intenso a forma pentagonale con i lobi posteriori che si sovrappongono. I tralci sono ruvidi, striati di colore vinoso ed il germogliamento avviene verso la fine di Aprile. Il peduncolo grosso e corto sostiene un grappolo lungo di forma cilindro-conica con 1 o 2 ali e dal raspo color vinoso maculato. Gli acini sferoidali dalla buccia blu scuro ricca di pruina hanno polpa carnosa e danno un succo molto zuccherino di colore roseo con sfumature violacee. Ha la caratteristica di avere le femminelle molto fertili, è infatti l’unico vitigno nel bacino mediterraneo a fornire una seconda vendemmia: i racemi, dai quali si ottiene un frutto meno corposo ma dalle fragranze molto intense.

Il mosto di Primitivo è di colore rosso rubino molto intenso, carico di riflessi violacei che si ritrovano nella caratteristica spuma.

Per l’amore che gli abbiamo dimostrato, “Il Primitivo” ci ha dedicato una poesia: Il Primitivo di Gioia.

 

Il Greco – vitigno autoctono a bacca bianca

Le origini di questa nobile vite Aminea risalgono ad epoca remota. È giunto nella nostra penisola portato dagli Aminei dell’Ellade, subito dopo la guerra di Troia (XIII sec a.C.). Da principio i Greci si insediarono sulle terre della Puglia e ne introdussero la coltura. Vitigno di buona vigoria e produzione. La foglia di media grandezza è tri- o penta- lobata. Il grappolo medio piccolo di forma cilindro conica con un ala molto sviluppata è costituito da piccoli acini sferoidi dalla buccia pruinosa e giallastra. Il mosto che se ne ottiene di color giallo paglierino intenso con riflessi verdolini emana intensissimi profumi di fiori primaverili e frutti gialli.